Ursus Piubellini
Vita e orientamenti
Di origine campionese, classe 1971, sono nato e cresciuto a Melide e da più di trent’anni risiedo a Massagno. Ho sempre vissuto dunque sul Ceresio, territorio al quale mi sento profondamente legato.
La bellezza del nostro territorio e i giusti insegnamenti mi hanno spinto sin da piccolo ad avere cura dell’ambiente e delle sue risorse. Già tra gli anni 70 e 80 avevo introdotto a casa il riciclaggio della carta (su suggerimento della scuola elementare), dopodiché ho introdotto nella vita sempre più scelte ecologiche (estendendole anche alla famiglia), fino ad adottare lo stile di vita vegano già venticinque anni fa (di sicuro la scelta più importante e incisiva per la salvaguardia dell’ambiente).
Diplomato come disegnatore edile nel ’90 ho comunque cambiato indirizzo professionale, sperimentando diverse attività, persino nella cura dei sentieri e in agricoltura. Per finire sono stato impiegato dal 2000 nella ditta di corrieri Saetta Verde di Lugano. Ditta che inizialmente aveva lo scopo di proporre un servizio di corriere (prevalentemente in bicicletta) veloce ed ecologico. Col tempo la ditta si è ampliata anche con un parco auto (il più possibile ecologiche) e cargobike, dopodiché si è trasformata in un’associazione senza scopo di lucro che offre programmi occupazionali ad assistiti e rifugiati, con la collaborazione del Cantone, e offre anche servizi di utilità pubblica, come la consegna di spese e il r itiro di rifiuti riciclabili e non per le persone più bisognose. La visione di Saetta Verde è rimasta comunque sempre quella, ossia la promozione dell’uso della bicicletta e della mobilità lenta, arrivando negli ultimi anni ad aprire un negozio di noleggio di biciclette proprio a Massagno (Loop66.bike, in via Besso 66).
Oltre all’ambiente mi interesso da trent’anni anche di diritti animali, cosa che insieme ai temi ambientali mi ha indirizzato alla scelta vegan.
Percorso politico:
Il mio indirizzo politico in senso istituzionale è maturato piuttosto tardi. Di nazionalità svizzera solo dal 2018, ho avuto una breve collaborazione con I Verdi del Ticino, coi quali mi sono candidato al Gran Consiglio alle elezioni cantonali di quell’anno. Due anni dopo mi sono ingaggiato nel Gruppo partitico massagnese, (l’attuale Massagno Rosso-Verde), grazie al consigliere dei Verdi uscente Usman Baig, per le elezioni comunali del 2020. Subentro così nel Consiglio comunale, dopo un anno di pandemia e una serie di fuoriuscite dal Gruppo, dal 2022 fino alle nuove elezioni del 2024. Nel corso di quest’anno 2025 è previsto il mio rientro come Consigliere comunale. Lo scorso mandato è stato per me un’esperienza del tutto nuova e formativa che è culminata sul finire, all’ultima seduta di Consiglio, con una piccola conquista: mi sono opposto al finanziamento da parte del Comune della parte alta di Via S. Gottardo che avrebbe comportato la distruzione di un paio di giardini storici con piante secolari e la conseguente demolizione di Villa Mina (una delle poche belle ville storiche sopravvissute a Massagno); con il sostegno del mio Gruppo (che ringrazio) e anche con un po’ di fortuna, il finanziamento è stato bocciato per scarsità di approvazioni. Per il momento la villa e i giardini sono salvi, ma non è chiaro ancora per quanto…
Per concludere ecco le mie visioni che sono soprattutto di carattere ambientale:
– ripensamento dell’uso del territorio e norme più restrittive di edificazione: il territorio, a Massagno come in tutto il Cantone, viene deturpato da un edificazione pressoché selvaggia fin dagli anni 60, cosa che ha ripreso particolare vigore negli anni 90 e ancor di più nell’ultimo decennio; questo fenomeno è agevolato da regole edilizie sempre più permissive (a volte anche violate) volte a favorire le “necessita” dell’industria edilizia, piuttosto che delle esigenze del territorio e della popolazione.
– inserimento di zone verdi nei tessuti urbani per una migliore qualità di vita e uno spazio per la biodiversità anche in città: alcuni comuni limitrofi hanno già dedicato a questo scopo degli spazi inutilizzati, mentre Massagno, nonostante i grandi progetti di rinverdimento, stiamo ancora perdendo spazi verdi; l’inserimento di spazi verdi dovrebbe essere obbligatorio anche nelle edificazioni private, dove spesso si vedono spazi, magari anche piccoli, che potrebbero fungere da oasi verdi e che vengono spesso coperti da strutture inutili di cemento, o addirittura ricoperti da una finta aiuola fatta di sterili sassi che ricoprono un sottofondo di plastica!
– protezione dei beni storici/culturali: anche qui Massagno ha dato negli ultimi anni del suo peggio, facendo a gara col resto del Cantone nello sfruttamento ossessivo del territorio, distruggendo le nostre ville più belle e anche bellissimi giardini annessi (non dimentichiamo che anche i giardini privati sono importantissimi nel dare respiro alla nostra comunità)
– promozione di un’alimentazione vegetale: non dimentichiamo che questa è la scelta più importante e incisiva (e anche la più semplice) che si possa fare per la protezione ambientale: infatti gli allevamenti d’animali sono in assoluto la prima causa di inquinamento delle acque e dell’atmosfera (accumulo di azoto e piogge acide), prima causa della deforestazione mondiale (pascoli estensivi e monocolture estensive per il foraggio animale), maggiore causa della fame mondiale (per produrre cibo animale occorre mediamente 20 volte più terreno che per il cibo vegetale) e prima causa di malattie croniche e mortali come tumori e malattie cardiovascolari (dati dell’Organizzazione delle Nazioni Unite).