Massagno deve rafforzare il proprio impegno verso le fasce più fragili, promuovendo la costruzione di alloggi a pigione moderata e sostenendo la creazione di un centro di prima accoglienza nel Luganese. Solo così il Comune potrà restare davvero inclusivo e solidale.
Massagno ha le carte in regola per diventare un modello di comunità intergenerazionale: spazi condivisi, cultura e inclusione possono unire giovani e anziani. Per questo servono politiche socio-culturali attive e il recupero intelligente di spazi come gli stabili AEM.
La crisi climatica richiede impegni concreti anche a livello locale: Massagno può diventare un esempio virtuoso, puntando su sostenibilità, efficienza energetica e incentivi ecologici. Il label “Città dell’energia” deve essere solo l’inizio di un percorso più ambizioso.
In un Comune denso e in continua crescita come Massagno, servono scelte urbanistiche coraggiose e orientate al benessere collettivo. Più aree verdi, mobilità dolce e spazi pubblici di qualità sono essenziali per vivere meglio e costruire una città davvero a misura di persona.